Tutti gli anni in questo periodo dell’anno tra l’inizio di settembre e la sua metà, veniamo letteralmente subissati da richieste di soluzione ai problemi evidenziati e certificati, all’imprenditore, dalla chiusura definitiva del bilancio annuale.
Ovviamente i problemi di bilancio non sempre scaturiscono da una crisi aziendale “classica”, (perdita di fatturato, concorrenza più competitiva e così via) ma in molti casi, anche una crescita repentina in termini di fatturato e quindi anche strutturale, può portare a ciò che noi definiamo un’azienda “fuori controllo”.
Condizione quest’ultima che certo mostrerà in bilancio una forte crescita di fatturato, contrapposta sicuramente a perdite crescenti direttamente proporzionali ai ricavi.
Probabilmente ciò che sto per dire potrà in qualche modo “rasserenare” chi ci sta leggendo.
Desidero semplicemente affermare, dati alla mano, che il 90% degli imprenditori hanno “trascurato” i segnali negativi che il loro bilancio ha continuato a manifestare anche per tutti i primi sei mesi del nuovo anno, fino alla momento della sua definitiva approvazione.
Un po’ perché affogati nella routine quotidiana di salvaguardia della propria azienda, un po’ perché non si desidera credere ai numeri, pensando con eccessivo ottimismo, che prima o poi cambieranno in positivo, da soli, mentre i mesi passano.
Poi, una firma sul bilancio per la sua approvazione, riporta tutti alla cruda realtà, purtroppo i primi sei mesi dell’anno sono la fotografia “peggiorata” dell’anno precedente.
Inizia così un’affannosa corsa contro il tempo. Corsa che, nell’immaginario collettivo, dovrebbe servire a riabilitare le sorti del futuro bilancio in una strettissima finestra temporale, gli ultimi quattro mesi dell’anno.
Ecco da cosa scaturiscono le decine e decine di telefonate a cui accennavo prima.
Tutti cercano correttivi “immediati” che entro la fine dell’anno possano cambiare, correggere o sanare situazioni aziendali che li condurrebbero verso un bilancio definitivo, ancora una volta, sicuramente non brillante.
I motivi delle chiamate sono molteplici. Proverò a riassumerli in macro insiemi:
1] Abbiamo perso il controllo dell'azienda. Siamo nati con 6 addetti. Oggi siamo più di 120. Negli ultimi due anni i fatturati hanno avuto una crescita a due cifre, ma i bilanci sono in perdita.
2] I conti non tornano, ma nostro padre, fondatore dell’azienda non intende cambiare strategia.
3] L’amministrazione continua a segnalare la perdita di utili, ma non riusciamo a capire dove sia la falla.
4] I clienti non chiamano più, il nostro fatturato decresce velocemente. Quest’anno fino ad oggi abbiamo perso il 20%.
5] Abbiamo richieste da parte del mercato importanti, ma non riusciamo a produrre a sufficienza. Gli ordini ci vengono annullati. Questo, ovviamente, penalizza il nostro fatturato che anche nei primi sei mesi di quest’anno non è cresciuto.
6] Abbiamo provato fino a Luglio a raddrizzare l’andamento della nostra azienda, ma non ne veniamo a capo.
Io o chiunque dei miei colleghi di Short Connection che abbia svolto la professione di Temporary Manager da più venti anni, sa senza ombra di dubbio che da Settembre a Dicembre non è possibile sanare un’azienda manifatturiera anche di piccole dimensioni.
Si può però studiarne le criticità e prepararla ad un nuovo percorso strategico che inizierà a dare i suoi frutti nell’anno successivo.
Noi abbiamo passione, audacia, capacità, tecnica, serietà ed esperienza, ma non la bacchetta magica!
Quindi non restate delusi se da noi troverete solo risposte reali e concrete, prive di fronzoli che fotograferanno con serietà e professionalità la vostra azienda e il vostro futuro.
Tuttavia, state altrettanto certi, che noi sapremo ripensare il vostro futuro insieme a voi.
Non esitate a chiedere le nostre referenze, parlano per noi, più di ogni altra cosa.
Metteremo a vostra disposizione il nome e il telefono di Proprietari, Presidenti, Amministratori Delegati con cui abbiamo collaborato, ai quali voi potrete chiedere verifica della qualità del nostro operato. Direttamente, senza alcun filtro.
Per chi ci legge oggi per la prima volta, ci permettiamo di riassumere in sintesi le tipologie di problemi su cui possiamo intervenire:
- Assicurare continuità all'impresa, gestendo il processo di passaggio generazionale e facendo da tutore al figlio dell'imprenditore
- Far decollare una nuova attività imprenditoriale
- Gestire rapidamente e con successo una crisi aziendale ancora reversibile
- Fornire supporto manageriale ad un'azienda che possiede un buon potenziale di sviluppo, ma con un'organizzazione inadeguata
- Sviluppare l'attività commerciale, sul mercato italiano o sui mercati esteri
- Intervenire nell'area di produzione per riorganizzarne l'intero ciclo produttivo
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- Ridisegnare l'architettura del sistema informativo ed attuarne l'implementazione
- Ricoprire temporaneamente un imprevisto vuoto manageriale, a livello di direzione generale o di funzione
- Affiancare un investitore nell'acquisizione di un'azienda
- Gestire managerialmente un processo di dismissione di un ramo di azienda o di chiusura dell'attività
- Gestire una filiale o una consociata estera in un momento di difficoltà
- Riorganizzare e gestire la funzione amministrativa
- Risanare e gestire la situazione finanziaria
Infine ecco elencati i ruoli che i nostri manager sono abitualmente chiamati a ricoprire:
• Tutore dello sviluppo generazionale nel passaggio generazionale dell’azienda.
• Direzione di Generale
• Direzione di Produzione
• Direzione Commerciale
• Direzione Marketing
• Direzione di Filiale all'estero
• Direzione progetti ERP
• Direzione Logistica
• Direzione Amministrativo e Finanziario
• Direzione del Personale
• Direzione Sistemi Informativi
• Direzione Logistica e Acquisti
• Direzione di Progetto |