Barriere, sono tutti gli ostacoli che incrementano lo spreco di risorse per raggiungere i nostri obiettivi sia nella vita professionale che non.
Il concetto di “barriere” per me è importante perché sono gli elementi che caratterizzano i miei interventi di management temporaneo, i pilastri sui quali si basa il mio piano di azione che ha come scopo quello di eliminarle
In azienda, le barriere sono l’elemento primario che genera i problemi ai vari livelli, nei reparti e tra i reparti di cui la struttura è composta e solitamente risultano invisibili alla proprietà ed ai suoi collaboratori che negli anni le hanno inconsapevolmente metabolizzate nella routine quotidiana.
Barriere di tipo aziendale che generano processi discontinui, con grosse difficoltà di comunicazione fra le fasi e che rendono l’azienda un organo che funziona a compartimenti stagni.
esempio: la progettazione non ha ancora completato nei dettagli i migliori processi produttivi con i relativi costi e tempi di produzione, ma il commerciale vende già sulla base di quotazioni approssimative
esempio: nel processo di vendita l’ufficio commerciale si preoccupa di evadere quotidianamente gli ordini, ma non di verificare se i prodotti soddisfano pienamente le aspettative del cliente. Così facendo l’ufficio tecnico non avrà le informazioni necessarie per apportare eventuali miglioramenti
Barriere di tipo tecnico che riguardano l’attività specifica dell’azienda e che richiedono competenze di settore più spinte per essere rimosse
esempio: la carenza di un sistema informatico adeguato rende difficile individuare tempestivamente ritardi e sprechi di produzione che di conseguenza si trasformano in costi a consuntivo.
Barriere culturali, errori invisibili agli occhi di chi li ha davanti quotidianamente da anni, ma che ormai sono diventati parte integrante del metodo operativo applicato in azienda.
esempio: le figure chiave dell’azienda che sono nate e cresciute all’interno della struttura, mancano di quell’innovazione nel di metodo d’approccio ai problemi che può avere solo chi ha vissuto esperienze diverse in aziende diverse.
Terrei a precisare che non è un problema di capacità personali, ma solamente una situazione che deriva dal non aver vissuto realtà aziendali diverse.
A mio avviso, nell’approccio, fase iniziale dell’analisi, l’esperienza è il fattore principale che mi permette di capire velocemente quali sono le barriere che ostacolano il processo e di conseguenza procedere con lo sviluppo di un piano strategico operativo per la loro rimozione e per la corretta rigenerazione del processo stesso.
Solitamente, in questa fase, emerge anche un insieme di modifiche, incautamente nel tempo accavallatesi, che l’azienda in buona fede ha messo in atto per cercare di aggirare, con una sorta di percorso alternativo, le barriere che ostacolavano il processo.
Ritengo sempre importante valutare queste modifiche con l’imprenditore, mettendole a confronto con un flusso corretto, in modo da riuscire a spiegare i motivi per i quali spesso non risolvono il problema all’interno del processo, ma in realtà ne dilatano solamente il tempo di esecuzione e ne incrementano i costi.
Solo un’esperienza eterogenea, acquisita non per forza in aziende dello stesso settore, ma sicuramente in situazioni con problematiche analoghe, permette di leggere consapevolmente il problema e capire dove e quali siano le barriere da sgretolare e consentire, perdonatemi il gioco di parole, al flusso di scorrere in maniera fluida o al processo di procedere senza ostacoli.
Per inciso, l’esperienza, per noi di Short Connection, è un valore inestimabile, arricchito da oltre 20 anni di attività sul territorio come manager temporanei e suffragato da numerose referenze positive e documentabili, altra condizione importantissima nella selezione del manager da incaricare per un progetto.
Un manager o un consulente di direzione che nella sua carriera abbia vissuto molteplici contesti, in aziende differenti, sarà sempre più performante di una risorsa interna che ricopre il medesimo ruolo, con un’esperienza maturata in un unico settore merceologico o in un’unica realtà aziendale.
Nel mio caso, similmente ai miei colleghi, direi che il vantaggio più grande può essere sintetizzato nella capacità di applicare il metodo e le soluzioni più efficaci senza dover ricorrere a pericolosi tentativi.
Per l’imprenditore, avere la consapevolezza di quanto sia efficace portare in azienda un’esperienza consolidata è un plus di altissimo valore, soprattutto perché oltre a risolvere velocemente i problemi, potrà integrare la formazione del management residente, dandogli l’opportunità di crescere professionalmente e migliorare la futura gestione dell’azienda. |