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Cancellazione definitiva
di Richard Bennet
 
 
 
Egregio Dott. : !*FIRST_NAME*!,
Lo sviluppo delle risorse umane e delle competenzeze .

La gestione aziendale, basata su concetti di delega, lavoro in team, organizzazione per processi, o altro non è possibile senza adeguate competenze e metodi di comportamento organizzativo del personale a tutti i livelli.

In passato si è puntato molto sul rinnovamento tecnologico, soprattutto a livello informatico e di automazione industriale, ma oggi ci si rende sempre più conto che la professionalità e la motivazione degli uomini costituiscono l’elemento fondamentale sul al quale si basa il successo dell’impresa

I nuovi modelli organizzativi richiedono maggiore responsabilità e coinvolgimento di collaboratori più competenti, ciascuno con un suo obbiettivo ben definito e ben coordinato con gli altri.

A noi piace definire questo nuovo concetto di organizzazione “Assetto Positivo”.

L’Assetto Positivo si basa sul concetto che leadership, motivazione, formazione, comunicazione e soddisfazione del personale sono i veri pilastri su cui costruire il miglioramento continuo , la soddisfazione dei clienti e di conseguenza i successo dell’impresa.

Questo concetto di organizzazione è in grado di produrre “efficacia”, in termini di risultati aziendali, di soddisfazione del cliente e nel contempo valorizzare il lavoro e sviluppare le competenze del personale.

In concreto per realizzare questo cambiamento organizzativo in azienda, è necessario ripensare il disegno dei processi, dei ruoli e delle politiche di gestione del personale in azienda.

Diventa fondamentale lo sviluppo congiunto di tre elementi di base:

  1. Lo sviluppo delle competenze del personale con attività di formazione ed affiancamento
  2. L’aumento delle responsabilità, del coinvolgimento e della motivazione delle persone
  3. L’introduzione di nuovi modelli di leadership ed un nuovo ruolo dei capi, per assicurare la guida alla realizzazione degli obbiettivi ed il supporto alle persone nello svolgimento autonomo e responsabile delle attività.

In molte aziende italiane, questo concetto organizzativo è poco presente, se non quasi totalmente assente.

Solitamente, le imprese che richiedono i nostri servizi, mancano di un’organizzazione ben strutturata, e non ne percepiscono la reale efficacia fino a quando non hanno davanti il nuovo modello organizzativo da implementare che come per magia va a risolvere tutte quelle problematiche che erano diventate ingestibili.

Sovente ci troviamo di fronte a realtà nelle quali il modello organizzativo si è sviluppato sulla base della soluzione cronologica delle problematiche aziendali, ovvero modificato di volta in volta per sopperire a problemi di varia natura che si sono susseguiti negli anni.

Lavorando spalla a spalla con la proprietà ed affiancando le singole risorse, portiamo in azienda quella cultura manageriale, necessaria a concepire i cambiamenti secondo i canoni dell’assetto positivo.

L’introduzione del corretto modello organizzativo permette all’impresa di continuare il suo percorso di sviluppo e di crescita, eliminando inutili sprechi ed ottimizzando le risorse disponibili.

Passaggio generazionale.

Il figlio di un imprenditore prima o poi deve confrontarsi con la fatidica scelta: decidere di continuare l'attività del genitore in azienda oppure destinarsi ad altro?

 

La stessa decisione la deve fare l'imprenditore che, nel caso in cui il figlio desideri subentrare al ruolo, si trova a doverne valutare le capacità professionali nel bene dell'azienda. Sovente, i dubbi e le perplessità si percepiscono da entrambe le parti.

 

Anche se supportato da un buon carattere personale ed una corretta formazione scolastica, il disagio che si crea nella mente di un giovane che vuole dimostrare al "genitore che si è fatto da solo", le sue qualità come degno successore, rischiano spesso di dare vita a situazioni spiacevoli ed ostilità o di danneggiare il rendimento in azienda.

 

Da parte sua il genitore sa che è necessaria una certa dose di esperienza maturata sul campo oltre alla cultura ed alla buona volontà e spesso le idee innovative che il figlio propone con entusiasmo creano conflitti che portano a situazioni di incomunicabilità tra le parti.

 

Ad ogni modo, ogni genitore imprenditore vorrebbe vedere il proprio figlio a capo dell'azienda per il futuro, ma come fare a trasferirgli ciò di cui ha bisogno nel modo più corretto?

 

La filosofia di farlo iniziare dalle posizioni di più basso livello per poi vederlo seduto al vertice di comando come manager è una mera illusione.

 

Lo si può supportare dandogli la possibilità di accedere ad una cultura universitaria completata da una serie di master ad hoc, ma quando lo si inserisce nel contesto aziendale, ci si rende conto che la formazione teorica non basta a dargli le carte giuste per guidare l'azienda al posto del genitore.

 

La soluzione migliore è senz'altro quella di farlo affiancare da un professionista, un consulente dedicato alla sua formazione operativa che lo assista e lo affianchi nella crescita professionale.

 

Una volta che il giovane sarà pronto, "a regime", lo si introdurrà al comando, ma ancora in maniera parziale e con un adeguato controllo.

 

La poltrona di amministratore delegato sarebbe indicata, con il genitore ancora nel consiglio di amministrazione, come azionista di maggioranza, fino a quando non si sentirà sicuro di lasciargli completamente le redini del comando ed il figlio, a sua volta, di poterle gestire al meglio.


Avete mai provato la consulenza fatta da manager temporanei presenti fisicamente presso la vostra sede?


Come ci piace definirci .

Ci piace definirci consulenti in prima linea, managers temporanei che realizzeranno con voi nella vostra impresa, le strategie e gli obbiettivi che insieme andremo a definire.

Noi non produciamo solo delle "gran belle relazioni", ma realizziamo operativamente e fattivamente sul campo ciò che consigliamo.


Grazie ad una crescita rapida, continua e senza compromessi di qualità, Short Connection Italia si è concretizzata in un gruppo di circa 40 professionisti, intenzionato a proseguire la crescita del successo acquisendo continuamente le migliori risorse e competenze professionali disponibili.
La nostra relazione con il cliente ha come obiettivo l'ottenimento di risultati concreti e misurabili volti a migliorarne in modo significativo e duraturo le performance di mercato ed economico-finanziarie.

Per realizzare questo obiettivo ambizioso è necessario impegnarsi su aree che possano avere un elevato impatto sui risultati e sulla forza competitiva dell'azienda, e la cui rilevanza sia condivisa dal top management del cliente.

Interventi di carattere operativo rispondono a questi requisiti meglio che progetti di ridefinizione strategica e/o organizzativa.

La necessità e la determinazione di avere un impatto reale e significativo sui risultati del cliente impongono modalità operative di massima efficacia.

Short Connection lavora assieme ai clienti in team composti da consulenti, integrati da membri dell'organizzazione cliente, che mettono a disposizione del cliente le proprie capacità di analisi strategica ed organizzativa, di contributo innovativo e di attuazione, facendo leva sulle conoscenze relative al business e all'azienda già presenti presso il cliente: combinare questi due contributi è fondamentale per far "succedere" i cambiamenti concordati.

Ai nostri colleghi di oltre oceano piace dire:

“Short Connection helps organizations achieve industry leadership by unleashing the corporate imagination, bringing creativity and discipline to the challenge of creating new business models and invigorating existing business models. We call this Strategy Innovation”.

In altre parole noi ripensiamo il futuro insieme a voi.

Se per anni avete cercato, non la classica società di consulenza, ma consulenti con nuove idee, noi siamo ciò che stavate cercando.


Ecco come operiamo:

Usiamo dei procedimenti semplici per svolgere compiti difficili. Sappiamo che ciascun cliente e ciascun progetto è diverso dall'altro. Non vi forziamo a procedimenti rigidi, bensì cominciamo con un procedimento flessibile che viene modificato a seconda della situazione.

Innanzitutto ci immergiamo.

Ciò significa studiare la vostra industria e compagnia, o semplicemente i vostri concetti riguardo al progetto.

Impariamo velocemente, grazie alla nostra esperienza.

Facciamo domande, portiamo avanti ricerche, sfidiamo le convenzioni e poi chiarifichiamo i vostri bisogni.

La soluzione potrebbe essere altrettanto semplice come creare un sito web di marketing o complicato come costruire un'intera strategia aziendale.

Qualsiasi cosa facciamo, cerchiamo di essere dei collaboratori, dei validi consiglieri.

Dopodiché inventiamo.

La strategia e gli obiettivi, lavoriamo sul branding, la funzionalità, le scelte tecnologiche e il mercato.
E finalmente, costruiamo,combinando tutte le componenti del progetto in un unico prodotto finale.

Spesso, comunque, non finisce qui.

Un progetto potrebbe aver bisogno di essere multinazionale o multi disciplinare, di dover incorporare delle funzionalità complesse e nuove, agganciarsi a sistemi già esistenti, o semplicemente aver bisogno di essere costantemente aggiornato o espanso.

In ognuno di questi casi, lavoriamo con il cliente per raffinare il loro progetto, dando spazio al miglioramento nel lungo termine.

L'intero processo ci permette di consegnare un progetto di altissima qualità. Ecco perché i nostri clienti ci vedono come soci fidati, e continuano a lavorare con noi.

I nostri manager temporanei solitamente hanno un ruolo ed una responsabilità gestionale relativi all'intera azienda oppure ad una sua funzione o progetto.


Elenchiamo qui brevemente le tipologie di problemi su cui possiamo intervenire:

• Far decollare una nuova attività imprenditoriale

• Gestire rapidamente e con successo una crisi aziendale ancora reversibile

• Fornire supporto manageriale ad un'azienda che possiede un buon potenziale di sviluppo, ma con un'organizzazione inadeguata

• Ricoprire temporaneamente un imprevisto vuoto manageriale, a livello di direzione generale o di funzione

• Affiancare un investitore nell'acquisizione di un'azienda

• Gestire managerialmente un processo di dismissione di un ramo di azienda o di chiusura dell'attività

• Sviluppare l'attività commerciale, sul mercato italiano o sui mercati esteri

• Gestire una filiale o una consociata estera in un momento di difficoltà

• Intervenire nell'area di produzione per riorganizzarne l'intero ciclo produttivo

• Ridisegnare l'architettura del sistema informativo ed attuarne l'implementazione

• Riorganizzare e gestire la funzione amministrativa

• Risanare e gestire la situazione finanziaria

• Assicurare continuità all'impresa, gestendo il processo di passaggio generazionale e facendo da tutore al figlio dell'imprenditore


di seguito un elenco dei ruoli che i nostri manager possono ricoprire:

• Direzione Generale

• Direzione di Divisione

• Direzione Commerciale

• Direzione Strategica

• Direzione Marketing

• Direzione di Filiale all'estero

• Direzione progetti ERP

• Direzione progetti e-business

• Direzione di Produzione

• Direzione Logistica

• Direzione Amministrativo e Finanziario

• Direzione del Personale

• Direzione Sistemi Informativi

• Direzione Logistica e Acquisti

• Direzione Lavori

• Direzione di Progetto

• Tutore dello sviluppo generazionale


Gentilissimo lettore, 

con l'obbiettivo di ottimizzare il nostro servizio di comunicazione, siamo a riorganizzare i contenuti del database dedicato ai visitatori del sito web di Short Connection Italia che richiedono l'invio della nostra newsletter.

Se per Lei non è troppo disturbo, sarebbe per noi di grande utilità avere il suo graditissimo contributo.

Metteremo a Sua disposizione una serie di contributi nuovi e riservati sul mondo della consulenza e del Management Temporaneo che la lasceranno piacevolmente impressionato.

Grazie per la collaborazione, Richard Bennet

 

Casi risolti:

• Far decollare una nuova attività iimprenditoriale

• Gestire rapidamente e con successo una crisi aziendale ancora reversibile

• Fornire supporto manageriale ad un'azienda che possiede un buon potenziale di sviluppo, ma con un'organizzazione inadeguata

• Ricoprire temporaneamente un imprevisto vuoto manageriale, a livello di direzione generale o di funzione

• Affiancare un investitore nell'acquisizione di un'azienda

• Gestire managerialmente un processo di dismissione di un ramo di azienda o di chiusura dell'attività

• Sviluppare l'attività commerciale, sul mercato italiano o sui mercati esteri

• Gestire una filiale o una consociata estera in un momento di difficoltà

• Intervenire nell'area di produzione per riorganizzarne l'intero ciclo produttivo

• Ridisegnare l'architettura del sistema informativo ed attuarne l'implementazione

• Riorganizzare e gestire la funzione amministrativa

• Risanare e gestire la situazione finanziaria

• Assicurare continuità all'impresa, gestendo il processo di passaggio generazionale e facendo da tutore al figlio dell'imprenditore

 
     
Qualora non desideri ricevere in futuro la nostra NewsLetter, può opporsi in qualsiasi momento cliccando sul pulsante ELIMINA, o può esercitare i diritti previsti dall'art. 13 della legge sulla privacy, inviando un messaggio per posta elettronica all'indirizzo mittente indicando quali sono gli indirizzi da cancellare. Un messaggio Le confermerà l'accoglimento della sua istanza di rimozione e la conseguente cancellazione dei Suoi dati.