Tempi duri ma non per tutti.
Giornali, televisioni e politici parlano di tempi duri … c’è chi nientemeno azzarda previsioni dicendo che i tempi duri non ci lasceranno sino al primo trimestre 2009.
E gli imprenditori in questo clima così pessimistico che devono fare?
La nostra passata newsletter intitolata “La solitudine dell’imprenditore” a Vostro dire è stata dirompente tanto da suscitare in Voi lettori senso di critica e voglia di confrontarsi. La nostra redazione ha ricevuto in 10 giorni ben 1243 e-mail a vario titolo sull’argomento. Ovviamente non preoccupatevi risponderemo a tutti.
In tantissime di queste e-mail si faceva riferimento all’attuale situazione congiunturale, alla possibile recessione economica ed alla concorrenza sleale dei paesi emergenti. Molti di Voi sono palesemente disorientati e ci chiedono che fare.
Le situazioni più comuni sono improvvisi cali di fatturato, leggere difficoltà finanziarie e l’aumento dei costi di gestione.
Ovviamente è impossibile qui dispensare una ricetta idonea a risolvere le molteplici situazioni, senza analizzare nel dettaglio modello di business, numeri e organizzazione dell’azienda, ma ci possiamo spingere a delineare delle iniziali riflessioni, regole comuni, o meglio instradamenti che sicuramente potranno dare una prima risposta alla vostra domanda “che fare?”.
- Non aspettare ….. tempi migliori
- Analisi del proprio core-business e del modello con cui viene posto in atto
- Analisi dell’organizzazione aziendale, chi fa cosa e come
- Idee nuove, approccio ai mercati di riferimento con occhi diversi
- Nuovi manager avulsi dall’attuale contesto e routine aziendale
Sembra un paradosso, ma è adesso che dovete investire, non esitate, non chiudetevi a riccio in attesa di chi sa quale miracolo o rilancio economico. Supponiamo che voi “fate” e gli altri Vostri concorrenti restano immobili ad attendere tempi migliori… vi ritroverete un vantaggio competitivo che al momento della ripresa i Vostri concorrenti non riusciranno più a colmare.
E’ adesso il momento per mettere in discussione il Vostro core business e valutarne gli aspetti più critici. E’ sotto la pressione della stagnazione del mercato che i punti critici vengono alla luce. Solo analizzandolo sotto stress si può capire come correggerlo, migliorarlo o perfino cambiarlo.
Pensavate di avere un’ottima organizzazione, flussi e processi di primissimo ordine, ma appena le vendite dei Vostri prodotti storici ristagnano e appena si sente la necessità di rivederli, integrarli con nuovi o addirittura sostituirli, restate con un pugno di mosche … l’organizzazione aziendale non risponde o i tempi sono inaccettabili.
Ed è così che scoprite che la Vostra organizzazione non riesce ad avere idee nuove, o meglio non riesce a guardare il mercato dove siete sempre vissuti in maniera asettica, senza pregiudizi, obbiettivamente. Ciò accade perché proprietà e organizzazione sono giustamente innamorati dei propri prodotti/mercati, ma questa condizione gli impedisce di fare valutazioni reali ed oggettive.
Fabbricare strategie, creare nuovi mercati, rivedere o sviluppare nuovi modelli organizzativi, richiede competenze pluri-disciplinari difficilmente riscontrabili in chi durante la Sua carriera ha seguito un solo settore merceologico o ancor peggio ha vissuto una sola azienda.
Da qui la necessità di utilizzare manager in affitto, o rivolgersi direttamente sul mercato per acquisirne di nuovi.
La parola d’ordine è “Reagire”!
Leggendo le nostre passate newsletter, facilmente scoprirete che chi negli anni passati ha seguito i nostri consigli in tempi di congiuntura economica mondiale oggi non è più preoccupato dai periodi di crisi anzi, li usa come cartina di tornasole per capire il grado di efficienza/qualità del suo modello di business, della sua organizzazione, dei suoi prodotti e dei suoi manager. Ha fatto tesoro dei nostri consigli e così si rinnova ed evolve con il mercato, fino alla prossima sfida.
|